Il 5 novembre scorso si è tenuto in Università Cattolica a Milano un incontro tra i soci di Professione Psicologo e i simpatizzanti dell’Associazione. Dopo la presentazione dei progetti che OPL ha avviato e sviluppato con il nuovo Consiglio si è dato alle domande e alle riflessioni dei molti colleghi, soprattutto giovani, presenti in sala.
Franco del Corno, Stefano Gheno e Dario Forti alla presentazione dei progetti innovativi di OPL promossi da Professione Psicologo
Dall’incontro è emerso una ridondante richiesta di potenziare alcune aree della professione di psicologo e rafforzarne la tutela. Un numero consistente di iscritti richiede un maggiore avvicinamento dell’Ordine alla cittadinanza riscontrando come non sempre risulti facile la comprensione della molteplicità di interventi svolti dagli psicologi per effetto di un pregiudizio che ci vuole sempre identificati con il disagio e la patologia.
Inoltre i colleghi segnalano una difficile accessibilità ai servizi offerti dagli psicologi da parte del cittadino che a volte cerca risposte in altre professioni anche laddove vi sia un’indicazione psicologica molto evidente (si pensi ai problemi alimentari, all’accompagnamento nel ruolo genitoriale, alle richieste professionali provenienti da un mercato di lavoro frammentato e conflittuale).
Alcune aree sono state evidenziate quali:
Sono soprattutto i giovani psicologi che richiedono all’Ordine di formalizzare momenti formativi con l’obbiettivo di essere accompagnati nella formulazione di nuovi progetti, nella ricerca di nuove aree di intervento in maniera da trovare nei senior quelle competenze che permettano loro di sviluppare progetti professionali flessibili e innovativi. Un’attenzione viene richiesta nella gestione della relazione con i “clienti” che deve prevedere comportamenti deontologici corretti, che facilitino gli psicologi evitando loro situazioni ambigue e poco chiare. L’aspetto formativo viene richiamato come spazio di riflessione che, partendo dalle prassi già in essere dai colleghi, conduca a una condivisione e riflessione comune della categoria. Si riscontra la necessità di meglio definire i confini della professione per rafforzarne l’identità e facilitare l’avvicinamento delle persone alla molteplicità degli interventi di cui gli psicologi possono farsi carico e rispondere.