Grazie al crescente interesse nei corsi di formazione universitaria in psicologia e alle norme attualmente in vigore che non prevedono vincoli particolarmente stringenti per l’ammissione ai percorsi universitari in questo ambito, il numero degli psicologi lombardi, negli ultimi 15 anni, è cresciuto in modo esponenziale arrivando oggi quasi a toccare le 16.000 unità, di cui poco più di 7000 sono anche psicoterapeuti. Gli psicologi italiani rappresentano circa un terzo di tutti gli psicologi europei.
In più la Lombardia rappresenta oggi un vero e proprio punto di riferimento per la formazione post-universitaria in ambito psicologico, basti pensare ad una presenza sul territorio di 57 scuole di specializzazione in psicoterapia (le scuole di specializzazione in psichiatria non arrivano a 10 su tutto il suolo lombardo).
Mentre appare sempre più necessario ripensare alle modalità attraverso le quali viene svolto il percorso formativo che porta all’accesso alla professione di psicologo, è quanto mai urgente individuare delle strategie per promuovere una maggior occupabilità preservando e potenziando nel contempo la qualità del know how che ci contraddistingue.
In tale direzione, la lista Professione Psicologo prevede all’interno del suo programma diverse proposte tra le quali un servizio che faciliti gli scambi lavorativi e formativi internazionali.
Costruire relazioni internazionali. In primo luogo si vuole lavorare per l’avvio, lo sviluppo e la stabilizzazione di relazioni con Ordini e Associazioni di categoria in Europa, America del nord e Oceania; in alcuni Stati la professione di psicologo è riconosciuta e tutelata da ordini professionali (come in Italia, in Francia ed in Quebec), mentre in altri da associazioni di categoria (come in Inghilterra o in Ontario).
Semplificare il riconoscimento delle proprie professionalità nel mercato del lavoro globale. La lista Professione Psicologo intende impegnarsi per l’identificazione e la semplificazione delle pratiche burocratiche per il riconoscimento del titolo italiano all’estero e viceversa; a tale scopo sarà dedicata una sezione del sito dove saranno reperibili tutte le informazioni e la modulistica. In più, sarà prevista una sezione video dove i colleghi lombardi emigrati potranno raccontare la loro esperienze e condividere informazioni.
Condividere proposte formative e lavorative. Bisogna lavorare per un coordinamento con Ordini e Associazioni di categoria all’estero per un’approfondita e sempre aggiornata condivisione online di possibilità lavorative (ricerche, progetti, assunzioni, consulenze, ecc.) e delle realtà formative presenti; questo rappresenta un vantaggio sia per i colleghi che per gli enti di formazione post-lauream che avranno a disposizione una vetrina internazionale.
Individuare le best practices. Le basi per un riconoscimento internazionale passano anche attraverso un lavoro politico volto ad avviare la stesura proposta di legge, da condividere e presentare tramite il CNOP, per promuovere un allineamento alle migliori pratiche internzionali dei percorsi formativi in ambito psicologico; tale punto prevede l’apertura di un tavolo che riunisca istituzioni, università e rappresentanti delle realtà formative post-universitarie.
Antonio Fresco