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Spese politiche e trasparenza in OPL: 3 cose che gli “Altri” non ti dicono

Scritto da Davide Baventore il 02/02/2017

In questi giorni stanno circolando in rete notizie in cui si fanno le pulci al bilancio a OPL e si accusa l’attuale maggioranza di Professione Psicologo di poca trasparenza nella gestione amministrativa.

Si tratta di dichiarazioni talmente ridicole da sfiorare a tratti il grottesco e che come tali non meriterebbero neppure una replica. Purtroppo però i colleghi psicologi, potrebbero essere indotti a pensare che quanto riportato corrisponda a verità. Desideriamo perciò fare chiarezza. Procediamo per punti, non ci vorrà molto.

  1. Spese politiche (quanto viene corrisposto ogni anno ai consiglieri e alle cariche dell’Ordine): nel 2011, quando il governo dell’ente era nelle mani di Altra Psicologia, il 20% della quota annuale di ogni psicologo lombardo serviva per coprire queste spese. Nel 2015, con Professione Psicologo alla guida di OPL, è bastato l’11% della quota per coprire i costi della politica. Questo concretamente significa avere più risorse per i servizi da rivolgere ai colleghi.
  2. Spese per svolgimento attribuzioni istituzionali: questa voce del bilancio comprende tutte le attività rivolte agli iscritti. Basta leggere i titoli dei capitoli di bilancio che rientrano in questa categoria per capire di cosa si tratti: la comunicazione interna ed esterna, le iniziative culturali di Casa della Psicologia, i webinar e le altre attività formative, il servizio tutoring a supporto dell’occupabilità, gli strumenti di orientamento per la scelta della scuola di psicoterapia…questi sono solo alcuni esempi; è sotto gli occhi di tutti quanto siano aumentate tutte queste attività negli ultimi anni. Ci si domanda come sia possibile che consiglieri in carica da 7 anni ancora non conoscano il significato delle voci di bilancio e che nonostante ciò anche quest’anno ne abbiano votato l’approvazione.
  3. Trasparenza: certamente la sezione amministrazione trasparente del sito OPL, come ogni cosa, è migliorabile. Tuttavia oggi, grazie alla maggioranza targata Professione Psicologo, c’è. Un’area così non c’era mai stata.Una nota di paradosso: proprio OPL è stato modello e precursore per la maggior parte degli altri ordini territoriali in materia di aggiornamento e adeguamento alle norme su trasparenza e anticorruzione. Tale sezione è stata strutturata seguendo i vincoli dettati dalla normativa vigente e questo non ne facilità la fruizione ma le delibere sono presenti con tanto di motore di ricerca, basta leggere.
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Così come sono presenti anche i bilanci in forma semplificata con tanto di grafici: anche in questo caso basta leggere.
Bilancio di previsione OPL 2016
Ultima osservazione: il riferimento all’articolo 2423 del Codice Civile offrirebbe indicazioni importanti se l’ordine fosse un’azienda, esso infatti si applica alle Società per Azioni. L’Ordine è però un ente pubblico e dunque il riferimento a tale articolo è totalmente fuori luogo. Certo, rappresenta però un ulteriore spunto di riflessione interessante, in merito alla preparazione di chi siede in Consiglio da tanti anni. Quando si è in campagna elettorale le discussioni spesso si accendono. Professione Psicologo non ama l’esasperazione ma, da sempre, preferisce modalità comunicative che permettano un confronto corretto e quindi utile. Professione Psicologo non getta discredito sugli altri, preferisce raccontare ciò che ha fatto e ciò che farà là dove ha la possibilità di governare portando il proprio contributo.

 

Anche per questo riteniamo che OPL sia un eccellente esempio da esportare anche in ENPAP.
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